MESSAGGIO della Madonna, 03/04/2015, Giampilieri Marina
GIAMPILIERI MARINA 03/04/2015 MESSAGGIO DELLA MADONNA(Venerdì Santo)
Figli miei,raccoglietevi nel giardino del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, per vivere insieme a Mio figlio Gesù le ore terribili della sua dolorosa passione.Figli miei, è il venerdì santo. È il giorno della sua condanna e della sua morte sulla croce. Dopo avere passato tutta la notte fra gli insulti ed il vilipendio dei componenti e dei servi del Sinedrio, a giorno inoltrato, Gesù è condotto davanti a Pilato.Figli miei, qui avviene un secondo e più umiliante processo. Davanti a grande folla aizzata contro di Lui, di fronte ai capi religiosi che lo accusano di bestemmia e di sacrilegio, Gesù, mansueto come un agnello che muto si lascia condurre al macello, assiste in angusto silenzio a tutto lo svolgersi dei fatti.
Figli miei, l’iniziale onestà di Pilato che non trova alcuna colpa contro di Lui; “Se non fosse colpevole, non te l’avremmo portato qui!”, l’incipiente paura della folla; il dubbio sulla realtà della Sua parola: “Sei tu Re?” il tentativo di salvarlo proponendo la Sua liberazione al posto di Barabba; il timore delle grida del popolo; il terrore del giudizio di Roma: ”Se liberi costui sei nemico di Cesare”. E così con viltà Pilato segna la sua condanna a morte. Consegna Gesù ai soldati perché venga flagellato. Il Suo corpo è reso tutto una piaga viva e profonda dagli strappi che incidono nella Sua carne immacolata i terribili flagelli romani. Poi viene incoronato di spine. Le spine gli aprono rivoli di sangue che scendono dal Suo capo e sfigurano il Suo volto; e lo percuotono e lo ricoprono di sputi e di insulti. “Lo abbiamo visto percosso e umiliato; non più sembianza umana aveva il Suo volto”.Figli, l’ultima trovata più cattiva e crudele: lo ricoprono di uno straccio scarlatto come porpora, gli mettono fra le mani una canna come scettro e lo conducono a Pilato che lo presenta alla folla: Ecco l’uomo!.Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.