MESSAGGIO della Madonna, 24-12-2003, Giampilieri Marina (Notte di Natale)
GIAMPILIERI MARINA 24/12/2003 MESSAGGIO DELLA MADONNA( Notte di Natale)
Figli miei,eccomi a voi, eccomi tutta per voi, per dirvi l’incanto di questa notte splendida.Figli del mio amore, oh quella notte stellata in cui mi pareva di sentire l’attesa di tutta l’umanità: un’atmosfera così densa di aspettativa nell’attesa di mille e mille cuori. Figli miei, Io ero così incantata, come rapita in un’estasi d’amore nell’attesa di vedere la nascita di Lui, del mio Figlio divino.Egli è nato, è venuto tra le mie braccia, l’ho stretto al mio cuore. Provai una gioia infinita. Gli ho detto le parole più tenere che una madre possa dire alla sua creatura.
Egli è venuto e, con le sue piccole manine, pareva che scherzasse sul mio viso, che volesse carezzarmi e come volesse dirmi il suo grazie per la vita che gli avevo donato. Egli mi guardava con i suoi occhiettini dolci, luminosi come due piccole stelle.O figli cari, sapete che gioia grande per Me, la Mamma vostra, ricordare quegli istanti di estasi fatti tutti di luce, d’amore, di pietà dolcissima per una piccola creatura che pur sapevo infinitamente grande e potente! Si, per una creatura umana, direte voi, o sì un bambino, un semplice bambino, ne nascono tanti, ebbene ma Io sapevo che quel bambino, quella tenera creaturina, quelle tenerissime piccole carni racchiudevano un segreto profondo: il segreto dell’amore di un Dio che si fa carne per vincere il male, il peccato.O figli del mio amore, come potrebbe una semplice madre parlare del suo bambino, della nascita del suo bambino, senza commuoversi nell’intimo, senza lasciar muovere le corde più intime e profonde del suo cuore? Non è possibile. Ebbene, miei cari figli adorati, immaginate questa povera mamma, questa semplice creatura umana che può dire che non solo ha partorito un bambino ma che questo bambino è il suo Dio.Figli del mio amore, Egli è venuto come piovuto tra le mie braccia; Egli mi ha guardato incantato, Io gli ho sorriso, gli ho parlato con grandissimo amore; Egli ha effuso il suo amore su di Me e insieme ci siamo uniti in quell’istante della sua nascita in un inscindibile perfetto amore. Egli ha voluto così donarmi in quella notte santa un’estasi di gioia per un momento, in mezzo poi a tanto dolore, a tanta indigenza, a tante pene materiali, a tanti contrasti.Oh sì, credetemi, certo non è stato facile sopportare il freddo intenso di quella notte. La pietà della gente sì, un poco, appena, ci ha sostenuto, vorrei dire la carità fraterna ha fatto un poco tacere le ansie del nostro cuore per quella creaturina intirizzita dal freddo della notte.Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.