GIAMPILIERI MARINA 29/03/2011
GIAMPILIERI MARINA 29/03/2011 MESSAGGIO DI GESU’
Figli miei,quando voi diventate cristiani siete creature nuove, rinate, bambini in Cristo. Come i bambini avete bisogno che vi si insegni a parlare, mangiare, pensare. Come bimbi cristiani avete anche bisogno che vi insegni ad ascoltare. Io desidero insegnarvi che siete il mio popolo, ad essere pronti per ascoltare. Questo significa che Io non voglio ripetervi nuovamente quello che vi ho già detto quando vi parlo.
Di fatto prima che Io termini una preghiera, voi dovete già aver risposto con obbedienza. Pronti ad ascoltare significa pronti ad obbedire. Voi siete già pronti per obbedire in vari aspetti della vostra vita, per esempio: molti di coloro che fanno sport ascoltano i loro allenatori; quelli che lavorano in banca sono pronti per ascoltare i suggerimenti economici; molti sono pronti ad ascoltare quello che dice la vanità o le celebrità e voi non fate attenzione al fatto di poter essere pronti per ascoltarmi. Quando siete pronti per ascoltare, siete pronti per obbedire, pronti per amare, pronti per servire, pronti per lodare, pronti per essere guariti e pronti per guarire. Tutta la vostra vita può essere vivificata se vi preparerete ad ascoltare.Figli miei, se molti ascoltassero incluso coloro che si definiscono cristiani! Non permettete che la vostra vita sia trascinata, tuttavia Io devo cambiare questo e vi devo insegnare ad ascoltare subito, ad ascoltare quello che è la vita.Figli miei, molti di voi si stupiscono all’ascoltare come Io chiamai i primi discepoli. Sembra che Pietro, Andrea, Santiago, Giovanni e Matteo lasciarono il loro lavoro all’istante; loro seguirono immediatamente il mio richiamo, addirittura in maniera impulsiva. Voi vi immaginate le reti da pesca tirate all’interno della barca o la tavoletta da scrivere di Matteo caduta a metà del conto sui registri delle imposte. Voi non dovrete sperare che le vostre risposte alla chiamata di Dio siano semplicemente naturali, ma soprannaturali. L’essere cristiano, il seguirmi, non è quell’uomo che fa il meglio possibile, ma quell’uomo che fa l’impossibile per amore della grazia di Dio.Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.